Muffa sulle pareti: eliminarla definitivamente.

Novembre

19/2018

“Il bianco è il colore sfacciato del pudore.”

Tommaso Landolfi

Vuoi eliminare la muffa dalle pareti?

Questo articolo sarà più lungo del solito, ma se ti capita spesso di combattere contro le muffe te ne consigliamo caldamente la lettura.

Alla fine dell’articolo, inoltre, troverai un modulo di contatto per parlare in maniera diretta e gratuita con un nostro tecnico specializzato e capire quale soluzione è più adatta per te.

 

Bene: iniziamo!

 

Esistono diversi modi per debellare la muffa, ma devi essere perfettamente conscio di quello che stai facendo.

 

Diversamente, rischi invece di aggravare la situazione.

Tutti ci siamo trovati, almeno una volta, a dover fare i conti con una macchia nera su una parete del salotto.

 

Oppure i muri immacolati del bagno si sono imrpovvisamente anneriti.

 

Le zone d’ombra sono un altro problema: spesso si forma uno sgradevole alone scuro a causa della poca illuminazione o dell’esposizione a nord.

 

Hai sicuramente provato molte soluzioni artigianali come la candeggina, magari anche ottenendo qualche risultato, ma puntualmente il problema si è ripresentato.

 

La muffa viene eliminata ogni volta solo temporaneamente.

 

Il candore ottenuto sparisce infatti poco dopo.

 

Perché accade questo?

 

Il motivo è semplice.

 

Il vero problema è la prevenzione.

 

Una volta eliminato il problema si deve evitare la sua nuova formazione.

 

Ma procediamo con ordine.

 

Prima di tutto: perché si forma la muffa?

 

La muffa si forma per agglomerazione di funghi pluricellulari che attecchiscono e ricoprono le superfici di pareti esterne o interne a causa dell’umidità, riproducendosi solitamente per mezzo di spore. La veicolo quindi è l’umidità.

 

Perché appare la muffa sulle pareti interne?

 

La causa è quasi sempre la condensazione.

 

In inverno gli interni della casa hanno un contenuto di vapore maggiore rispetto all’esterno.

 

Questo scompenso causa la migrazione del vapore da dentro a fuori, attraverso muri.

 

L’aria, in sostanza, diventa satura di vapore acqueo ed è per questo che è importante controllare il livello di umidità, il quale deve aggirarsi tra il 35% e il 55%.

Quali problemi può causare la muffa?

 

A lungo andare le pareti subiranno dei danni irreversibili: nel tentativo di eliminare le muffe avrai distrutto la struttura portante.

 

Le microtossine prodotte dalle muffe possono causare allergie respiratorie.

 

Le allergie respiratorie possono manifestarsi con sintomi come raffreddore, congiuntivite, naso chiuso o tosse.

 

Nei casi più seri può sopraggiungere l’asma.

 

Anche la rinite permanente può essere provocata dalle muffe, così come dal fatto di trascorrere del tempo in un ambiente umido e mal areato, oltre che dalla presenza di acari e peli di animali a cui si è allergici.

Come puoi tu stesso constatare la situazione è più seria di quanto possa sembrare.

 

Come si risolve il problema?

 

A seconda della situazione esistono diversi tipi di soluzioni.

 

In generale, tuttavia, bisogna tenere a mente una cosa.

 

Ciò che è davvero importante è prevenire la formazione delle muffe dopo la loro eliminazione.

 

Esistono svariati modi per farlo ed altrettanti per prevenirne la formazione.

 

Analizziamo per prima cosa i modi per eliminare le muffe.

 

Alcuni di essi sono “casalinghi” ed eliminano le muffe al livello superficiale e sono adatti per una prima fase del trattamento.

 

Vediamo insieme quali sono.

 

Bicabornato di Sodio

Vi basterà diluirlo in acqua e poi utilizzare il composto ottenuto per la pulizia delle pareti: eliminerete così anche le macchie.

 

Aceto

Innanzitutto, cercate di evitare la formazione delle muffe passando sui muri di casa, ogni 4 mesi circa, un composto di acqua e aceto che disinfetta le superfici ed elimina i batteri che generano le muffe. Inoltre, aerate bene gli ambienti, soprattutto il bagno, luogo preferito della muffa, perché caldo e umido.

 

Sale Grosso

Il sale grosso è in grado di catturare l’umidità: posizionatene un contenitore nelle stanze maggiormente interessate dal problema.

 

Estratto di Agrumi

Potete combattere la muffa anche con l’estratto di agrumi. Diluite 20 gocce di estratto di agrumi in due tazze d’acqua, mescolate, versate il composto in uno spruzzino e spruzzate sulla macchia da trattare. Lasciate agire per qualche ora e poi sciacquate con acqua. È possibile ottenere buoni risultati anche aggiungendo all’acqua 2 cucchiaini di tea tree oil: spruzzate il composto ottenuto sulle superfici attaccate dalla muffa.

 

Candeggina

Il più classico dei prodotti per l’igiene della casa funziona anche in questo caso: una spugna impregnata di acqua e candeggina e passata sulla muffa garantirà l’eliminazione del fungo.

 

 

Verderame

Rispetto agli altri, questo prodotto è molto meno conosciuto per ovvie ragioni: è infatti specifico per l’agricoltura e la coltivazione delle vigne, si stratta di un cristallo blu che serve per prevenire la formazione di alghe e muffe.

 

Usato con le dovute precauzioni può risultare utile anche con la muffa sulle pareti.

 

Bisogna fare molta attenzione nell’uso. Mettere guanti e mascherina, lavare il muro e impregnarlo dell’acqua (divenuta di colore azzurro dopo aver sciolto i sali) lasciare asciugare per qualche giorno (bene fare il lavoro nei mesi caldi) e poi ri-pitturare (la parete si macchia di azzurro).

 

Fai molta attenzione ad usare il verderame e chiedi ad esperti: attenzione agli occhi, ad ingerire, al contatto con la pelle.

 

Oltre a queste soluzioni casalinghe, in commercio sono presenti prodotti specifici per risolvere questa problematica.

 

 

Prodotti antimuffa

 

Si tratta in buona sostanza di spray che vanno appliati sulle pareti e lasciati agire per qualche ora, in modo tale da consentire ai loro principi attivi di eliminare le spore.

 

 

Questi sono i metodi più usati, ne esistono molti altri con i quali si ottengono più o meno gli stessi risultati.

 

Ribadiamo una cosa importante: essi non prevengono la riformazione di nuove muffe.

 

Tutto ciò che fanno è eliminare quella superficiale.

 

Alcune spore, tuttavia, rimarranno intaccate negli strati più profondi dell’intonaco similmente alle radici delle piante.

 

Questo significa che nel lungo periodo esse si riformeranno inevitabilmente.

E’ possibile eliminare queste spore radicate in profondità?

 

Esiste un metodo poco conosciuto rispetto a quelli sopra citati.

 

Stiamo parlando dei raggi ultravioletti.

 

L’uso di lampade ultraviolette versione “C” , se proiettate nelle zone colpite (con le dovute precauzioni usando occhiali protettivi con filtro rosso), possono penetrare fino a 5 mm.

Esistono altri modi altrettando efficaci?

 

Sì: l’uso dell’ozono è ad esempio uno di questi.

 

O in casi estremi la rimozione dell’intonaco.

 

Sono tuttavia metodologie più complicate e costose e il loro utilizzo va valutato volta per volta.

 

Questi che abbiamo appena descritto sono dei metodi per eliminare superficialmente la muffa.

 

La loro riformazione, ribadiamo, non viene prevenuta in questa maniera.

 

Ma allora, una volta trattata superficialmente la muffa come bisogna procedere?

 

La soluzione ideale sarebbe consultare un tecnico esperto e valutare volta per volta il caso specifico, seguendo quindi i suoi consigli.

 

Anche per la fase di prevenzione, tuttavia, è possibile fornire delle linee guida.

 

Per prevenire la formazione delle muffe è imperativo garantire un costante ricambio dell’aria negli ambienti interni.

 

Bisogna quindi agire sulla traspirabilità dell’ambiente.

 

I moderni infissi, contrariamente a quanto si possa pensare, non aiutano affatto in questo compito.

 

A causa della loro aderenza totale al supporto, lo scambio d’aria con l’esterno si completa in 36 ore: un tempo troppo lungo e che agevola la proliferazione dei funghi.

 

Gli infissi di una volta, invece, proprio grazie ai tanti odiati spifferi, riducevano questo tempo a sole 4 ore, consentendo un continuo ricircolo dell’aria.

 

Sembra una situazione paradossale, ma è la condizione nella quale la maggior parte di noi si ritrova.

 

Come procedere in questi casi?

 

Anche in questo caso ci sono diverse soluzioni che variano in base alla situazione e al budget disponibile.

 

Un esempio di intervento totale, per così dire, è la ventilazione meccanica controllata.

 

Si tratta di un sistema artificiale che forza lo scambio d’aria tra interno ed esterno senza la necessità di aprire porte o finestre.

 

Come si può immaginare non è tra i sistemi più economici disponibili.

 

Si può optare in questi casi per un deumidificatore.

 

Come abbiamo detto all’inizio, tenere sotto controllo l’umidità dell’ambiente (che deve aggirarsi tra il 35% e il 55%) è di fondamentale importanza per prevenire la formazione delle muffe.

 

Un deumidificatore è in grado di deumidificare e assorbire l’umidità presente in una stanza, intrappolandola sotto forma di liquido.

 

Più umidità viene eliminata e minore è il rischio che la muffa possa produrre spore in grado di renderla dormiente: proprio per questo motivo è fondamentale collocare il deumidificatore vicino alla zona maggiormente colpita e impostarlo alla sua massima potenza di funzionamento, fino a quando la camera non è completamente asciutta.

 

La peculiarità di un deumidificatore è quella di rendere inattiva la muffa mediante l’essiccazione dell’aria, ma non è in grado di rimuoverla del tutto, infatti rimane inattiva e visibile sulle superfici.

 

Quindi, sebbene sia una soluzione relativamente a buon mercato, non si può certamente dire essere definitiva.

Esiste una terza possibilità per prevenire la formazione delle muffe.

 

Una volta trattate le formazioni fungine già esistenti, è possibile verniciare le pareti con una pittura antimuffa.

 

Di cosa si tratta?

 

In parole semplici è una pittura con al suo interno dei fungicidi che, una volta applicata sulla parete, previene la formazione delle muffe.

 

Alcune di queste sostanze sono in realtà nocive per la salute dell’uomo, quindi, quando si sceglie uno di questi prodotti, è bene valutarne attentamente la composizione e prediligere quelli con alcuni elementi naturali all’interno.

 

Le pitture antimuffa presentano dei notevoli vantaggi rispetto ad altri sistemi.

 

Sono più economiche;

 

Prevengono la formazione di muffe in maniera dfeinitiva;

 

Sono di facile applicazione;

 

E’ possibile rimuoverle e riapplicarle quante volte si desidera;

 

L’applicazione è più veloce;

 

Aumentano la traspirabilità del muro;

 

Questi sono sono alcuni dei vantaggi offerti dalle pitture antimuffa.

 

Come puoi tu stesso constatare, questo genere di prodotto si rivela essere una soluzione efficace e pratica nella maggior parte dei casi.

 

Se ti stai chiedendo quale pittura antimuffa dover provare, IDA Pro ha sviluppato Igea.

 

Igea è un’idropittura antimuffa studiata espressamente per le richieste degli architetti e dei designer.

 

E’ una pittura di altissimo livello studiata per soddisfare i gusti più raffinati e prevenire la formazione di qualsiasi muffa.

 

L’efficacia di Igea è data dalla sua speciale formula basata sull’estratto del loto e della felce nera conferisce infatti al muro un’elevata traspirabilità.

 

Ma non è tutto.

 

Dagli studi effettuati in laboratorio, la combinazione degli estratti del loto e della felce è sorprendentemente efficace per prevenire la formazione della muffa.

 

Igea previene quindi in maniera totale la formazione delle muffe.

 

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