Il colore
della nostra epoca:
Ultra Violet.

Ottobre

07/2018

“Questo colore storicamente è associato a opere d’ingegno e pensieri visionari. È intrigante, affascinante, magico.”

Lee Eisenman, direttore esecutivo del Pantone Color Institute.

Qual è il colore della nostra epoca?

A rispondere è l’azienda leader dei colori, Pantone:

 

Ultra Violet.

 

Non un semplice viola ma una tonalità di ‘porpora violacea’, intensa e misteriosa.

 

La domanda sorge spontanea: perché un colore dal carattere così pronunciato dovrebbe essere il riflesso della nostra era?

 

La spiegazione è più profonda di quanto potresti credere.

 

A illuminarci è Lee Eisenman, direttore esecutivo del Pantone Color Institute.

 

Il viola è un colore complesso. E noi viviamo un’epoca complessa

 

E prosegue:

 

“Questo colore storicamente è associato a opere d’ingegno e pensieri visionari. È intrigante, affascinante, magico.”

 

Quello che emerge da queste parole è quindi la volontà di analizzare un’epoca critica e delicata come quella nella quale ci troviamo.

 

Ma non è tutto.

 

Un livello di significato più profondo può essere trovato nelle succesive parole del direttore.

Eisemann ha spiegato di averlo scelto anche perché è l’unione di tinte opposte come il rosso e il blu, ed è quindi una sorta di augurio, alludendo alla complicata situazione politica statunitense, con i Repubblicani rappresentati dal colore rosso e i Democratici dal blu.

 

L’Ultra Violet è un colore che insiste sull’individualismo, spingendo le persone “a immaginare il segno speciale che lasceranno nel mondo”, ma anche un rifugio alla frenesia quotidiana.

 

Insomma, per farla breve: Ultra Violet non è semplicemente il trend del 2018, ma una vera e propria disamina del nostro tempo.

 

Il Colore dell’anno di Pantone(Pantone Color of the Year), infatti, ha cominciato a significare molto di più di ‘cosa fa tendenza’ nel mondo del design.

 

Si tratta di una vera e propria riflessione su ciò di cui il nostro mondo ha oggi bisogno,” ha aggiunto Laurie Pressman, Vice President del Pantone Color Institute.

 

“Poiché gli individui di tutto il mondo sono sempre più affascinati dal colore e ne comprendono la capacità di veicolare messaggi e significati profondi, progettisti e marchi devono sentirsi motivati a utilizzare il colore per ispirare e influenzare.

 

Il Pantone Color of the Year è quel particolare momento nel tempo che fornisce la direzione strategica al mondo delle tendenze e del design, rispecchiando il lavoro che il Pantone Color Institute svolge tutto l’anno per progettisti e marchi.

 

La riflessione alle spalle è certamente nobile, ma la domanda resta:

 

L’Ultra Violet ha fatto davvero tendenza?

L’Ultra Violet ha fatto davvero tendenza?

Chi mai indosserebbe un vestito o dipingerebbe le pareti di casa di un colore del genere?

 

E’ infatti doveroso dire che Pantone, nonostante tutti i ragionamenti attuati per prendere ogni anno una decisione, non riesce sempre ad imporre la propria tendenza.

 

E’ il caso del colore eletto trend nel 2017: Il Greenery (un verde pastello colore della sperenza).

 

Trend sulla carta ma mai visto nella casa di nessuno.

 

Insomma, Pantone non è infallibile.

 

Come è andata quindi per l’Ultra Violet?

 

Si può riassumere più o meno così: appena 7 ore dopo l’annuncio del colore dell’anno, Rihanna ha postato sul suo Instagram una foto nella quale era avvolta in una pelliccia ultraviola.

 

Per i più curiosi questa è la foto in questione:

 

https://www.instagram.com/p/BcdPnEpjoxd/?hl=en&taken-by=badgalriri.

 

Nonostante tutte le superstizioni che hanno sempre contraddistinto il viola (porterebbe sfortuna se indossato il giorno del matrimonio) o alcune peculiari limitazioni (è evitato nei teatri e nelle TV), l’Ultra Violet è riuscito invece ad imporsi.

 

La sua ascesa è stata delicata come velluto.

 

Si è iniziato a vedere in alcuni dettagli: gli abiti di Gucci o Ferragamo ne sono un esempio, oppure nei ricami delle applicazioni come nel cappotto di Emanuel Ungaro.

 

E cosa dire delle calze di Tom Ford?

 

Da piccole incursioni ha poi conquistato l’intero look: basti vedere quello portato in passerella da Alberta Ferretti o da J.W Anderson.

 

Come nella moda si è poi insediato in ogni ambiente del design e dell’architettura.

 

I più eccentrici hanno avuto modo di osare dipingendo le pareti delle loro case.

 

Le conclusioni che possiamo trarre sul colore di quest’anno sono quindi quantomai interessanti.

 

Un colore da sempre discusso simbolo del lutto, della chiesa e della chiaroveggenza è riuscito a ritagliarsi il suo posto nel mondo del design, conquistando milioni di cuori.

 

Un colore controverso è riuscito quindi a generare bellezza.

 

Riflette alla perfezione le contraddizioni del nostro tempo, le stesse che ci portano ogni volta a metterci in discussione, reinventandoci continuamente.

 

Pantone, quest’anno, ha indubbiamente fatto la scelta giusta.

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